Intervista all'autore condotta da Barbara Marchand
e trasmessa da RAI Radio 2 il giorno 23/11/2003.

Trascrizione: SECONDA PARTE

(prima parte; terza parte).





Conduttrice:  Era, come dicevamo, I Giardini di Marzo di Lucio Battisti. Adesso il dottor Coppola ci spiegherà perché parla di questa canzone nel suo libro, che si intitola Il segreto dell'universo. Va bene, Battisti era uno che vedeva più in là, però...

Autore:
  Io l'ho citato nel libro perché (prima parlavamo di meditazione) nella meditazione si provano, cioè si raggiungono, certi stati particolari, in cui ci si sente connessi a tutto il resto dell'universo. Questo molti scettici lo mettono in dubbio, però ci sono talmente tante testimonianze, non solo da parte di persone che praticano meditazione, yoga o altro, ma anche dalla vita comune...
E per questo ho citato per esempio l'Infinito di Leopardi, che pur essendo malinconico sembra aver sperimentato questo stato, almeno così sembrerebbe dalla poesia l'Infinito, oppure la Mattina di Ungaretti, "Mi illumino di immenso" (è un'esperienza), oppure appunto arriviamo a Battisti e Mogol, nella canzone si sentiva "l'universo trova spazio dentro me", che è bellissimo...

Conduttrice:  E' un'immagine splendida, e poi è ben riferita al suo libro, eh?

Autore:
  Beh, sembra...

Conduttrice:  Sembra fatta apposta!

Autore:
  Sì, "l'universo trova spazio dentro me" in qualche modo significa che l'universo, che noi crediamo "esterno", "oggettivo", però è anche dentro di noi, e in certi stati superiori di coscienza si può, in qualche modo, percepire questa infinità dell'universo...

Conduttrice:  ... che è un'immensa struttura psico-fisica, alla fine.

Autore:
  Ecco, appunto, una delle tesi del libro, ma la principale, è che quindi l'universo non è materiale, ma è una struttura psico-fisica, cioè in qualche modo mente e materia sono molto più collegate [nota: di quanto si pensasse].
La materia è molto meno "materiale" di quello che credevamo, la materia è un qualcosa connesso con la mente, perché si tratta di codici, informazioni.

Conduttrice:  E questo è il vero segreto dell'universo...

Autore:
  ... e questo, praticamente... sì, dall'altra parte la mente vediamo che attraverso le tecniche di meditazione riesce ad agire sul corpo, perché le onde cerebrali si ordinano, si ha minore stress, diminuisce la resistenza elettrica cutanea...

Conduttrice:  Allora, il suo libro ha un ambizioso obiettivo: quello di creare una visione unificata delle varie scienze (la fisica, la medicina, la psicologia, la filosofia...), che possono fondarsi su un unico principio fondamentale. Potrebbe essere utopia?

Autore:
  Io dico questo, che la realtà è una, per cui, se non esiste ancora una scienza unificata è semplicemente perché le scienze si sono specializzate e in qualche modo non c'è una grande comunicazione, o comunque una totale comunicazione tra le scienze.
Ora parlavamo del contrasto tra mente e materia, infatti il libro Il segreto dell'universo ha un sottotitolo, adesso, nella nuova edizione, che è Mente e materia nella scienza del terzo millennio. Quindi in qualche modo la realtà è una, è psico-fisica, e cioè noi esistiamo, siamo coscienti nel mondo materiale, e quindi l'unione tra le varie scienze può sembrare di primo acchito una cosa audace o troppo ambiziosa, però in qualche modo mi sembra naturale.

Conduttrice:  Ci stiamo arrivando...

Autore:
  Si spera, e non solo si spera, ma queste ricerche sembrano proprio indirizzate bene in questa direzione, anche se sono purtroppo poco conosciute. Però, insomma, ci vuole il tempo necessario.

Conduttrice:  Mi fa piacere che queste tecniche di meditazione riescano a ripulire il sistema nervoso da stress e tensioni, a migliorare il nostro sistema immunitario, è stato provato anche questo...

Autore:
  Sì, alcune tecniche di meditazione (perché purtroppo non tutte sono uguali), hanno dimostrato, appunto come diceva lei e come stavo citando prima, per esempio, non solo l'aumento dell'ordine delle onde cerebrali (attraverso l'elettroencefalogramma si misura e sono proprio più ordinate, si vede matematicamente), ma anche un calo dello stress e dell'ansia che sono stati verificati da una diminuzione della resistenza elettrica cutanea, da una diminuzione della concentrazione del lattato nel sangue, insomma, cose fisiche, ecco perché dicevo: la mente agisce sulla materia. Si avvicinano, le due cose, il mondo è uno, l'universo è uno.
Queste tecniche... in realtà la prima che fu studiata fu la meditazione di Maharishi, però altre tecniche sembra che abbiano... (non tutte, perché ci sono vari gradi, sono diverse)... però per esempio la tecnica di Chopra, che è un famoso medico, o la cosiddetta Tecnica naturale anti-stress, sembrano dare gli stessi risultati, comunque danno dei buoni risultati.

Conduttrice:  Anche la meditazione praticata dal buddhismo, per esempio, che rafforza le difese immunitarie è stato provato dall'Institute of Technology del Massachussets.

Autore:
  Ah, questo io... non sapevo, probabilmente sono cose più recenti.

Conduttrice:  Fabrizio Coppola, lei la pratica la meditazione di Maharishi?

Autore:
  Sì, certo, sarebbe sciocco, visto che fa bene... sarebbe sciocco non praticarla.

Conduttrice:  Quindi lei consiglia di praticare comunque la meditazione, è quello che un po' la New Age dice a tutti, non precisa magari quella di Maharishi, ma dice: quando siete particolarmente stressati, fermatevi, sedetevi, chiudete gli occhi, e fate un po' di meditazione. In che cosa consiste? Non dobbiamo svelare segreti, per carità, però parliamo di respirazione, parliamo di posizioni...

Autore:
  Beh, ci sono varie tecniche, ora io parlo di quella che conosco io, o anche della Tecnica naturale anti-stress, che è molto simile, in cui, da seduti con gli occhi chiusi, si ripete un certo pensiero, una parolina molto semplice...

Conduttrice:  Si chiama mantra?

Autore:
  Si chiama mantra, nella tradizione indiana e dello yoga, questo però viene frainteso perché... insomma, sembra un concetto religioso, e a molte persone non piace. Io invece lo vedo... non escludo nulla, però io lo vedo da un punto di vista scientifico.

Conduttrice:  Potrebbe essere anche filosofico.

Autore:
  Anche filosofico, però io, essendo un fisico... si tratta nel libro anche di filosofia, inevitabilmente, però io lo vedo come una vibrazione... cioè, è una vibrazione. Il pensiero non è altro che una vibrazione nel cervello, un segnale elettrico che oscilla, e quindi si può studiare anche fisicamente. Quindi, come vede, di nuovo, non c'è quel distacco fra queste cose, anche se uno all'inizio può considerarle molto diverse.

Conduttrice:  Nel suo libro parla di un'altra canzone, che adesso noi ascolteremo, quella di Rino Gaetano, Mio fratello è figlio unico. Intanto l'ascoltiamo e poi spieghiamo perché...




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2 Maggio 2004


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