La Repubblica, 10 Marzo 2005, inserto Salute, pag. 30.
Link al sito Kataweb: testo dell'articolo-intervista in questione.

Tecnica naturale contro stress ed ansia


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Articolo sulla Tecnica Naturale Anti-stress
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Il segreto dell'universo
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Obiezione inviata da un lettore alla redazione de La Repubblica:
Nel numero di oggi - 10 Marzo 2005 - di "La Repubblica Salute", alla pagina 28, proprio all'inizio dell'articolo a firma Letizia Michelozzi, leggo che "gli ultimi studi medici, unitamente alle evidenze delle ricerche quantistiche" proverebbero la validità delle tecniche Yoga. Ho cercato, nel prosieguo del del servizio, di capire quali teorie quantistiche possano costituire fondamento delle pratiche Yoga. Ho trovato a pagina 30 l'affermazione del professor Coppola, secondo la quale "...in presenza di fenomeni quantistici, poi, alcuni ricercatori suppongono che avvenga una propagazione della coerenza della mente...." Sono indotto a pensare che proprio alla teoria dei quanti della fisica atomica si riferiscano le affermazioni suddette. Se così è, mi pare che stiate facendo un pessimo servizio alla divulgazione scientifica, a meno che si voglia impressionare il povero ingenuo cittadino con paroloni incomprensibili e perciò di più sicura presa sulle menti sprovvedute, il che configurerebbe un'operazione di colpevole disonestà, che non mi sarei mai aspettato da un giornale come Repubblica, che ho sempre apprezzato per la serietà e l'impegno civile. Gradirei una risposta, non necessariamente sul giornale, con precise indicazioni bibliografiche sugli studi ai quali si fa riferimento.
Distinti saluti (lettera firmata).

Risposta di Fabrizio Coppola:
Riguardo al servizio sullo yoga uscito su Repubblica-Salute del 10 Marzo 2005 (tra pag. 28 e 31) e le possibili connessioni con la meccanica quantistica (branca della fisica moderna che studia i sistemi microscopici, a livello molecolare, atomico e subatomico), poiché sono stato chiamato in causa, preciso quanto segue.
Il fatto che le certe tecniche di meditazione di origine orientale, di verificata efficacia sul piano psico-fisiologico, agiscano a livelli profondi del cervello e del sistema nervoso, ovvero a livelli "quantistici", è stato ipotizzato da molti ricercatori (soprattutto fisici, poiché più abituati alla nuova concezione che emerge dalla fisica contemporanea, rispetto ai quali i neurologi e gli psicologi sono meno informati); ciò fa parte di un ambito più vasto di ipotesi secondo cui la stessa attività mentale (cioè il processo del pensiero) sia in realtà spiegabile, in termini scientifici, solo nell'ambito della meccanica quantistica (questo fu ipotizzato fin dagli anni '20 da alcuni fisici, anche famosi, come Bohr, Eddington, Wigner ed altri). I "paradossi" della meccanica quantistica (che sfuggono ad una spiegazione convenzionale nella consueta cornice "materialistica", ma si basa sul gioco di astratte "funzioni d'onda") sembrano indirizzare la fisica contemporanea su un concezione dell'universo basata su "campi fisici" che recano "informazione", il che si connetterebbe naturalmente con la suddetta ipotesi riguardo all'attività mentale. Alcuni ricercatori particolarmente audaci, riferendosi a sconcertanti fenomeni quantistici (come il teorema di Bell, la non-località, l'entanglement ecc.), immaginano che questi possano coinvolgere perfino la mente ("effetto di campo della coscienza", come dice Hagelin ed altri fisici). Detto questo, non vedo perché il servizio pubblicato da La Repubblica debba essere giudicato "... un pessimo servizio alla divulgazione scientifica...", tanto più che la giornalista autrice del servizio, dott.ssa Letizia Michelozzi, ha esplicitamente specificato che l'ultima ipotesi particolarmente audace è solo una *supposizione* di *alcuni* ricercatori. Riporto infatti la frase esatta da pag. 30 di Repubblica-Salute del 10 Marzo 2005: "alcuni ricercatori suppongono che...". Questa frase rende il tutto incontestabile (infatti non si può impedire ad alcuni ricercatori di supporre quello che vogliono supporre, specialmente in un campo d'avanguardia come questo, che si è spinto molto più avanti rispetto alla concezione dell'universo che oggi ancora molte persone hanno e che si riferisce ancora alla fisica ottocentesca).
Per quanto riguarda i riferimenti a ricerche di questo tipo, direi che prima occorre una panoramica generale su questo argomento d'avanguardia e su come esso appaia ancora incredibile a molte persone (forse sarebbe opportuno fare un articolo o un servizio proprio su questo punto?!). Perciò invito a leggere la pagine web:
http://www.ipotesi.net/ipotesi/scientif.htm
Questa pagina contiene vari link, che possono valere come prima risposta sulle "precise indicazioni bibliografiche" richieste; ma in caso di ulteriore specifica richiesta, risponderò con vari riferimenti precisi ad articoli su riviste specialistiche. Intanto però faccio notare che i link a siti e pagine web si riferiscono a ricerche apparentemente "incredibili", come i progetti PEAR e Noosphere dell'Università Princeton, nonché all'Effetto Maharishi della MUM, Iowa, USA (che è specificatamente il fenomeno che riguarda la presunta "diffusione di coerenza" riguardanti le onde cerebrali, fatto che, per quanto sorprendente, è stato confermato da notevoli ricerche sociologiche - ed anche su questo punto si potranno ritrovare i link nell'articolo suddetto).
Per una trattazione più semplice e divulgativa (ma ovviamente anche meno autorevole) si possono leggere le pagine web:
http://www.ipotesi.net/ipotesi/premessa.htm
http://www.ipotesi.net/ipotesi/generale.htm
http://www.ipotesi.net/ipotesi/riepilog.htm
http://www.segreto.net/segreto/intervista.htm (livello divulgativo estremo)
http://www.segreto.net/segreto/meditazione.htm (livello divulgativo estremo)
Per quanto riguarda gli "sconcertanti" paradossi della meccanica quantistica si può leggere la pagina web:
http://www.ipotesi.net/ipotesi/perche.htm
Questo può evitare la lettura dell'intero libro "Il segreto dell'universo: mente e materia nella scienza del terzo millennio", da me scritto (comunque l'effetto Maharishi, il progetto PEAR ecc. sono trattati anche in altri testi, come il best-seller "Il campo del punto zero" di McTaggart).
Ribadisco che seguendo i link da tali pagine web, si possono trovare già diversi riferimenti ad articoli specialistici. Se necessario, posso fornire riferimenti più precisi.
Spero che questo possa essere utile, se non come risposta definitiva, almeno come prima risposta.
Cordiali saluti,
Fabrizio Coppola
coppola@astrophysical.org





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